martedì 11 marzo 2014

Oratorio&Teatro

Abbiamo già parlato dell'Oratorio, una forma nata ad inizio Seicento, il cui grande Maestro sviluppatore fu Giacomo Carissimi (1605 - 1674). 
Nato nello stesso periodo del Teatro in Musica, ovvero l'Opera, come noi oggi la chiamiamo, si contrappone quasi ad essa, proponendo storie dall'alto contenuto morale volte all'educazione dei fedeli e rappresentate nella sobrietà degli oratori (ambienti annessi alle chiese) senza costumi e scenografie.
In realtà è incredibile quanto questi due generi, seppur destinati ad usi e prassi esecutive diverse, siano simili.
Innanzitutto, per quanto riguarda la struttura, che è esattamente la stessa: una sequenza di arie e recitativi, eseguiti a turno dal coro e dai solisti, e di brani strumentali. 
Oltre a ciò, alcuni Oratori hanno una carica drammatica tale da poter benissimo essere scambiati per Opere, se ascoltati ad occhi chiusi. La drammaticità è infatti un po' stemperata dal fatto che l'esecutore non recita e non è in costume, ma è parimenti presente e forte.
Alcuni geniali registi, hanno avuto la brillante idea di mettere in scena degli Oratori ed il risultato ottenuto è strabiliante.
Vorrei proporre due arie da due diversi lavori di Georg Friedrich Händel (1685 - 1759).
Quale delle due è estratta da un'Opera e quale da un Oratorio?
Cercate di non barare! Ci sono tre segni che non vi possono far sbagliare.


La prima aria è estratta da un'Opera, la seconda da un Oratorio.
I tre indizi fondamentali sono che l'Opera di Händel è in stile italiano e quindi cantata in italiano, mentre l'Oratorio è nella lingua nazionale o in latino: in inglese in questo caso, in tedesco per Bach e così via; che in ambiente operistico si usava far cantare le parti alle voci (principalmente maschili) acute, indipendentemente dal ruolo che esse interpretavano, ed erano usatissimi i castrati (quello del video non è castrato, bensì controtenore) mentre nell'Oratorio si sfruttano le consuete quattro voci di soprano, contralto o mezzosoprano, tenore, baritono o basso; che l'Opera tratta di argomenti mitologici o storici mentre l'Oratorio ha contenuti biblici.
Avevate indovinato?





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