Tutti scopiazzavano, da altri o da se stessi, elaborando materiale o addirittura facendo un copia-incolla da altre composizioni. In particolare, si trovano moltissimi rimaneggiamenti nelle forme del periodo Barocco, nelle quali più che la bellezza di un tema era importante il modo in cui questo veniva sviluppato.
Ecco perché non dobbiamo sorprenderci e tantomeno indignarci davanti ad alcune somiglianze tra brani dello stesso autore, nel caso più comune, di due autori che non si sono mai nemmeno conosciuti e che sono vissuti in periodi storici e musicali diversi, nei casi più eclatanti.
Partiamo dal caso più comune.
Johann Sebastian Bach (1685 - 1750) prende il primo numero della cantata profana numero 214 "Tönet, ihr Pauken! Erschallet, Trompeten!"e lo trasforma nel primo movimento dell'Oratorio di Natale BWV 248. Letteralmente.
Il "riciclo" dall'Oratorio di Natale:
L'originale:
Adesso il caso meno comune.
Per la stesura della celeberrima fuga del Kyrie estratto dal Requiem KV 626, Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791) ricicla un tema di una fuga di Georg Friedrich Händel (1685 - 1759) che fa parte del quasi altrettanto famoso oratorio Messiah.
La somiglianza è evidente, e non può essere considerata una coincidenza, visto che Mozart fu un grande studioso della musica di Händel e arrangiò una versione propria del Messiah.
Lo stesso tema riecheggia nella fuga numero 20 in La minore BWV 889 dal secondo libro del "Clavicembalo ben temperato" di Bach.
Non si può dire, in questo caso, chi abbia riciclato da chi, visto che entrambe le opere risalgono allo stesso periodo.
L'ipotesi più probabile è che entrambi abbiano preso questo tema da un quarto personaggio, di cui però non sappiamo niente.
E chi ci dice che questi non l'abbia preso da un quinto e questi da un sesto e così via di seguito?
Il "riciclo" di Mozart, Kyrie dal Requiem KV 626:
Il "riciclo" di Händel, dal Messiah:
Il "riciclo"di Bach, dal Clavicembalo ben temperato:
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